Storie d'amore
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Diabolik e Eva Kant, la coppia perfetta |
Come le grandi coppie dello
spettacolo come Sandra e Raimondo, anche nel mondo
irreale ci sono delle grandi coppie, se poi andiamo a
vedere i fumetti, esiste e resiste una coppia di ladri
da quasi 50 anni. Parliamo di Diabolik ed Eva Kant.Nati dall’idea
delle sorelle Giussani, che vollero creare un
tascabile per i pendolari dei treni, nel lontano 1962,
nel primo numero, Diabolik fu
definito il re del terrore. Nei primi numeri
si parla di una fidanzata di nome Elisabeth Gay che però
non conosce la vera attività del nostro eroe e, dopo
aver fatto incontrare durante un furto la bellissima e
biondissima Eva Kant, sarà sostituita subito. E da lì i
due non si lasceranno più diventando una coppia solida e
invidiata da tanti, sia per la loro vita
avventurosa sia per il loro rapporto che è quello di una coppia moderna,
dove l’altra metà del cielo non è una figura remissiva e
in secondo piano, ma è anch’essa una ladra infallibile e
non ha nulla da invidiare al suo compagno. Arriverà a
rubare da sola un quadro come regalo per il suo amato. |
Amore e Psiche |
Una delle più belle leggende d’amore che ci sono state tramandate dal passato è sicuramente quella di Amore e Psiche. Simboli per eccellenza dell’amore passionale e del piacere tanto che dalla loro unione nacque un figlio chiamato dai latini Voluptas ossia Piacere. La favola di Amore e Psiche affascina ancora migliaia d’innamorati, ma ripercorriamo insieme questa storia meravigliosa.
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Maria Callas ed Onassis |
Una storia d’amore passionale, intensa, travolgente ma dolorosa quella tra la grandissima Maria Callas e l’uomo più ricco del mondo Onassis. Questa travagliata storia d’amore portò Maria Callas, il soprano più bravo e famoso del mondo a un triste declino. Una storia triste fatta si di passione, ma anche di gelosia e litigi. Scopriamo insieme la storia di questo grande amore.
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Tristano e Isotta |
La leggenda di Tristano e Isotta narra di un amore passionale e travolgente, ma molto travagliato e drammatico. La storia d’amore di Tristano e Isotta, di origine celtica, rappresenta uno dei più bei romanzi della letteratura cortese.La storia di Tristano e Isotta è una delle più famose e struggenti storie d’amore nate durante il Medioevo. La leggenda di questo amore travolgente è di origine celtica e rappresenta uno dei più bei romanzi della letteratura cortese. Durante gli anni è stata rielaborata più volte da un gran numero di autori, ma gli elementi fondamentali della storia non sono mai stati intaccati. L’amore fra Tristano e Isotta è un amore intenso, pieno, completo che per motivi esterni non può essere vissuto e quindi diventa struggente e drammatico.
La storia comincia col racconto della triste nascita di Tristano: donandogli la vita la madre muore, a causa delle fatiche del parto e per il dolore per il marito appena deceduto durante un combattimento contro il duca Morgan. Il bambino, dopo essere rimasto così orfano di entrambi i genitori, viene allevato da suo zio, il re Marco di Cornovaglia. Tristano cresce bello e forte e diventa ben presto un giovane e aitante guerriero, si affeziona tanto allo zio Marco che per lui diventa come un padre, e a sua volta questi ricambia l’affetto. Intanto la Cornovaglia è sottomessa all’Irlanda e Tristano decide di liberare la sua terra da questa sottomissione. Parte quindi per l'Irlanda, dove riesce a uccidere il gigante Moroldo, fratello del re d’Irlanda. Ma durante lo scontro Tristano viene ferito dal nemico, il quale aveva perfidamente avvelenato la sua spada. Questo causa un sortilegio: le ferite dopo qualche tempo invece di chiudersi si aprono sempre di più e cominciano a marcire, mentre Tristano assume sempre più un colore pallido. Sentendosi alla fine, esprime il desiderio di poter morire su di una barca nel mare con in mano la propria arpa. Il suo desiderio viene esaudito e per diversi giorni il moribondo naviga in balìa del vento e delle onde, finché la barca si arena su una spiaggia della costa irlandese. Intanto suo zio, il re Marco, soffre per la perdita del nipote prediletto. Un giorno Isotta, principessa d'Irlanda dai lunghi capelli biondi, trova sulla spiaggia il giovane Tristano, moribondo per una ferita. Ne ha pietà e decide di curare amorevolmente il nemico di nascosto, con la complicità della sua fedele serva, fino a guarirlo. I due s’innamorarono subito, la passione tra di loro nasce spontanea, sincera e immediata. Isotta però è una bellissima principessa, rimasta orfana di madre, e il padre, re d’Irlanda la vuole dare in sposa, per interesse, a un uomo bruto e spregevole.
La giovane non rivela a Tristano di essere la figlia del re, bensì gli dice di essere una semplice cortigiana. I due ragazzi trascorrono diverse ore piacevoli insieme, ma il giovane cavaliere, ormai rimessosi, ha il dovere di ripartire per tornare in Cornovaglia da suo zio, il re Marco. Quando il sovrano lo vede, vivo e salvo, non crede ai suoi occhi e lo accoglie a braccia aperte. Mentre tutta la corte gioisce per il suo ritorno, quattro baroni che lo hanno in odio pensano al modo di sbarazzarsi di lui e a come screditarlo. Uno dei quattro, sir Andret, temendo Tristano, propone che il re debba prendere moglie e avere un figlio da onorare come unico erede e re Marco acconsente a tale richiesta. Nel frattempo nel regno d’Irlanda viene indetta dal re una sfida tra giovani principi: colui il quale vincerà la competizione avrà in moglie la sua bellissima figlia, Isotta. Tristano si reca in Irlanda per la sfida, per conto di suo zio, vincendo tutti. Il re d’Irlanda mantiene la sua parola consegnando la figlia; Isotta è felice, ma non sa che non sarà Tristano a sposarla, bensì suo zio Marco. Quando Tristano si accorge che la figlia del re d’Irlanda è la sua Isotta cade nella disperazione più totale, ma ormai non può tirarsi indietro e consegna Isotta a suo zio. Isotta, rassegnata e disperata, sposa Marco, che è un uomo buono e gentile con lei, ma il cuore della ragazza non smette di battere per Tristano. Più i due cercano di rinnegare il loro amore e più questo invade e brucia i loro cuori. Così i due cominciano a vedersi in segreto, in un giardino abbandonato del regno, fino a quando un giorno purtroppo vengono scoperti, proprio da re Marco. Inizialmente il re viene preso dalla rabbia e vuole ucciderli entrambi, poi però rinuncia ad una vendetta così cruenta. Decide di esiliare Tristano, mandandolo lontano dal suo regno, in modo che i due innamorati siano per sempre divisi. Nel frattempo la Cornovaglia viene attaccata dagli Irlandesi e Tristano in lotta viene ferito, sta per morire quando Isotta si getta singhiozzando sul corpo del cavaliere. L'immenso dolore che prova non la risparmia e muore così di disperazione sul cadavere del suo amatissimo Tristano. La leggenda narra che nel luogo dove s’incontravano in segreto dopo la loro morte siano cresciuti due alberi intrecciati.
E così finisce la storia di quest’amore sfortunato che però resiste oltre la morte, durando per sempre. |
Paolo e Francesca |
Paolo e Francesca, gli amanti raccontati da Dante nella Divina Commedia. Una storia d'amore e di inganno, finita in tragedia.
“Amor, ch’ al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e il modo ancor m’offende… Amor, ch’al nullo amato amar perdona, mi prese costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona… Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancillotto come amor lo strinse; soli eravamo e sansa alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo del disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.”
Chi non ricorda questo bellissimo canto dell’inferno ne La Divina Commedia di Dante? Nel canto numero V si narra la storia di Paolo e Francesca, due personaggi veramente esistiti attorno al 1255, ma non esistono prove concrete dell’adulterio né che Paolo e Francesca si frequentassero veramente. Dante fu il primo a presentare questa coppia, come l’immagine passionale di due giovani che si trovarono separati dall’inganno delle rispettive famiglie. Dopo esser stati uccisi dal marito di lei che scoprì il tradimento, finirono nell’Inferno, l’uno accanto all’altro, abbracciati per l’eternità e costretti a vivere spinti dal vento della Passione, per la legge del contrappasso.
Francesca nacque a Ravenna, ed era figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna. Paolo e Gianciotto erano i figli di Malatesta. Le due famiglie avevano spesso forti contrasti e pensarono che unendo in matrimonio Francesca e Gianciotto, che era sì nato storpio, ma era un uomo d’armi e per di più uomo di governo, avrebbero risolto le loro liti. Paolo invece era un bel ragazzo e la famiglia decise ben di celebrare il matrimonio tramite procura; quindi inviarono Paolo a chiedere la mano a Francesca. La poveretta credette che la richiesta di matrimonio provenisse da parte di Paolo e accettò, ma al termine si ritrovò al fianco di Gianciotto.
Dante, nel canto, ascolta le parole di Francesca che gli spiega di come fu ingannata, e di quanto fosse malvagio il marito, il quale aveva ordinato ad un suo servo di seguire i due giovani e di riferirgli cosa facessero. Fu durante la lettura del libro, che raccontava l’amore tra Lancillotto e Ginevra, che i due giovani profondamente innamorati si scambiarono quel bacio. Il servo corse ad avvisare Gianciotto che per rabbia uccise i due amanti. Il matrimonio tra Francesca e Gianciotto Malatesta fu deciso dalle relative famiglie solo per arrivare ad una stabilità politica tra le due più potenti famiglie della Romagna. Tutt’ora non si sa se veramente sia accaduto tale delitto, ma rendiamo comunque grazie a Dante di averci donato un canto così splendido e pieno di amore e speranza…perché come dice Francesca: ”…mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”. E quello fu l’ultimo bacio e l’ultima lettura. |
Yoko Ono e John Lennon |
A volte per comprendere le ragioni di un amore bisognerebbe esserne più informati. Molti hanno spesso giudicato male Yoko Ono, credendo che stesse accanto a John Lennon solo per fare strada.
John Lennon era il più fantasioso e trasgressivo del gruppo dei Beatles. La sua era una mente rivoluzionaria, che non accettava il sistema che l’America stava adoperando in quegli anni. Proprio quando la sua carriera raggiunge il picco della popolarità, si trovò di fronte ad una ragazza minuta, strana secondo molti, ma piena di energia. Una ragazza d’acciaio.
John Lennon se ne innamorò subito; si innamorò della sua metà mancante.
L’immagine, o per essere più chiari l’attributo che John Lennon diede a questa piccola donna fu quasi quella di madre; sì, perché Lennon fu abbandonato da sua madre quando aveva solo tre anni. Yoko Ono aveva tutte le capacità di guidare quel ragazzo molto ribelle. Lei, con le sue attenzioni, con l’amore, nella sua enigmaticità del concetto sul vivere, lo stregò. Il loro forse poteva essere pure un patto, cioè quello in cui lei gli garantiva amore, protezione e lui in cambio le diede la popolarità che desiderava. In fondo era impossibile passare innosservati con John Lennon al proprio fianco, soprattutto quando faceva affermazioni del tipo: ”I Beatles sono più famosi di Gesù Cristo!”
Yoko Ono, dal canto suo, arrivava da una famiglia dell’alta borghesia di Tokio, la madre era ricca ed il padre un banchiere. Partì per gli Stati Uniti che era giovanissima e prima di conoscere John Lennon si sposò con un musicista, bravo, ma squattrinato, così la madre le tagliò i viveri. A questo punto la vita di Yoko Ono diventa una gimcana tra arte d’avanguardia , mostre e spettacoli assieme al secondo marito Toni Cox, dal quale ebbe una bambina che le fu tolta dopo il divorzio. E’ il pomeriggio del 7 novembre 1966 quando, durante l’inaugurazione di una sua mostra all’Indica Gallery, entra John Lennon. Lei neppure conosceva i Beatles, perché ascoltava tutto un altro tipo di musica. John Lennon in quella galleria fu colpito dalla creatività di lei. Pensò che valeva la pena tentare, ma l’amore non sbocciò immediatamente. Si dichiararono dopo un anno. Diventarono amanti, e durante questo periodo John Lennon attraversò una profonda crisi, probabilmente anche causata dalla droga. Il 20 maggio del ’68, i due si incontreranno per trascorrere del tempo insieme ed è in questa cornice che incideranno il loro primo disco assieme. Il titolo sarà “Two Virgins”, perché è quello che si sentono e lo dimostreranno apparendo in copertina totalmente nudi. Finito il disco i due si scopriranno non solo come semplici amanti, ma l’uno il completamento dell’altro. John Lennon riferendosi a Yoko Ono diceva : ”il nostro rapporto è davvero di professore e allievo. Sono io che ho la notorietà, ma è lei che mi ha insegnato tutto”. Basta questa frase per comprendere quanto ne fosse estremamente innamorato. La vedeva piccola, ma come una donna d’acciaio. Lei era quella che lo provocava, che lo istigava e lui l’adorava per questo.
Uno dei gesti più clamorosi di questa coppia fu quella di chiamare i giornalisti nella loro suite e dal letto matrimoniale, con tanto di fotografi e giornalisti davanti, diedero dimostrazione di cosa volesse dire “fate l’amore non la guerra”. Ma niente sesso in diretta.
Un’altra bella dichiarazione che John Lennon fece sulla moglie fu: ”mia moglie è anche il mio migliore amico”. Si sposarono il 20 marzo 1969. Li unì un grande amore. Il 9 ottobre 1975 nasce il loro primo figlio, Sean, tanto atteso dopo i tre aborti spontanei di Yoko. Quello che provavano l’uno per l’altra era profonda devozione e solo l’omicidio di John Lennon li potè separare. John Lennon morì l’ 8 dicembre per mano di Mark David Chapman, un pazzo.
In onore dell’amore tra John Lennon e Yoko Ono |
Star Wars: Storia d'amore tra Padmé e Anakin Skywalker |
Padme e Anakin Skywalker sono protagonisti di una storia d'amore clandestina che purtroppo finisce male. La loro unione dà vita ai due gemelli Luke e Leila Skywalker che saranno insieme i vincitori dei ribelli contro l'impero.Un amore proibito, profondo, disperato e
dannato quello tra Padmé e Anakin in Guerre Stellari.
Nell'esalogia filmica di George Lucas si racconta dall'inizio alla fine questa meravigliosa storia d'amore. Quando si conoscono lei è una giovane senatrice, lui un piccolo schiavo che viene strappato al suo triste destino per diventare un allievo padawan e vivere da Jedi; subito tra i due è evidente una grande affinità e affetto. Passano diversi anni e si ritrovano ragazzi cresciuti, imbarazzati ed evidentemente attratti l'uno dall'altro. Le vicende li portano a passare molto tempo insieme, così finisce che si innamorano perdutamente l'uno dell'altra. Nonostante lo status sociale in cui si trovano non lo permetta (i Jedi non possono dedicarsi ad un sentimento esclusivo, ma devono dedicare la loro vita alla lotta contro il Lato Oscuro), decidono di cedere all'amore travolgente che li lega e si sposano in segreto. Il loro amore procede negli anni nascosto, Anakin dimostra che il suo valore di Jedi è di gran lunga superiore alla media, ma con esso cresce anche la sua irrequietezza. La bellissima notizia che Padmé sia incinta non contribuisce a tranquillizzarlo, anzi è spesso tormentato da incubi in cui vede Padmé morire di parto e vorrebbe avere il potere di fare qualcosa per proteggerla perché non sopporterebbe di perderla come ha in passato perso l'amatissima madre e Qui-Gon Jinn, maestro Jedi che l'ha salvato dalla schiavitù e per lui quasi un padre. Questo desiderio d'amore e protezione lo distrugge interiormente. Consapevole della sua forza vuole comunque di più e questo non può che allontanarlo dai Jedi per portarlo sempre più verso quello che dovrebbe combattere, ovvero il Lato Oscuro della Forza. Per amore, cede alla brama di potere, illudendosi così di poter salvare Padmé e diventa Lord Fener, braccio destro dell'Imperatore che capeggia le forze del male. Ama tremendamente Padmé, ma si sente profondamente tradito da lei che non comprende e non accetta il suo cambiamento, al punto da arrivare quasi a soffocarla. I due vengono divisi e Padmé partorisce non un figlio, ma ben due gemelli (Luke e Leila), poi muore, pensando all'amato e pronunciando le sue ultime parole "C'è ancora del buono in lui". Anakin, venuto a conoscenza della morte dell'amata, si dispera amaramente per l'ulteriore perdita e la sconfitta e si abbandona totalmente al Lato Oscuro, diventando il crudele Signore del Male che terrorizzerà la Galassia per anni e anni. Dopo tante tristi vicissitudini e angherie, sarà proprio l'amore, il frutto dell'amore tra lui e Padmé, il figlio Luke a salvarlo e redimerlo nuovamente al bene. Tornerà in punto di morte ad essere Jedi e salverà l'intera Galassia dal Lato Oscuro, riportando Equilibrio nella Forza, così come la profezia vuole. Per amore. |
Simpson: Storia d'amore tra Marge e Homer |
Homer e Marge sono due personaggi del cartone animato "I Simpson". La loro è una storia d'amore che dura dai tempi del liceo: lui cinico ma innamorato e lei una grande sognatrice.
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Giulietta e Romeo |
Romeo e Giulietta è una tragedia scritta da William Shakespeare ma è anche una delle storie d'amore più conosciute ed apprezzate da tutti.L'amore
tra Romeo e Giulietta, narrato nell'omonimo libro da
William Shakespeare, è probabilmente uno dei più famosi
del mondo.
La storia è ambientata a Verona nel '500. Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti sono due giovani appartenenti a nobili famiglie rivali. Romeo partecipa travestito ad un ballo mascherato a casa Capuleti e qui si innamora perdutamente di Giulietta. Il suo amore è corrisposto e la sera stessa, alla fine del ballo, si nasconde sotto il balcone della giovane che confessa il suo amore nell'oscurità della notte. Forte di queste rivelazioni il ragazzo si fa avanti e i due amanti si scambiano parole d'amore e promesse, pur essendo consci della difficoltà che avranno nel vivere questa storia. Il giorno seguente si sposano di nascosto, con la complicità e l'aiuto di frate Lorenzo. Il loro legame però non riesce a trovare pace. Tebaldo, cugino di Giulietta, venuto a sapere della presenza di Romeo alla festa in maschera, lo sfida a duello. Romeo risponde aspramente e in sua difesa si schiera il fidato amico Mercuzio. Tebaldo uccide Mercuzio con un colpo di spada e Romeo, accecato dall'ira, vendica l'amico colpendo a morte il suo uccisore. Per questo viene messo al bando. Romeo riesce a passare una sola notte con l'amata Giulietta, ma all'alba deve fuggire a Mantova. Intanto i genitori di Giulietta decidono che lei andrà sposa al nobile conte Paride. La giovane disperata si rivolge a frate Lorenzo che, volendo render pubblico il matrimonio al momento più opportuno, studia uno stratagemma. Dà a Giulietta una pozione che le permetterà di simulare la morte, addormentandola per 40 ore. Nel frattempo manderà un messo a Mantova da Romeo per rivelargli il piano ed avvertirlo di tornare a Verona nella notte per prendere Giulietta dal suo sepolcro quando si sveglierà, in modo da scappare insieme a Mantova e stare nascosti fino a quando non verrà tutto sistemato. La giovane acconsente, quindi finge di accettare le nozze con Paride, ma alla vigilia del matrimonio beve la pozione e si addormenta. I genitori, affranti dal dolore per la perdita della figlia, la depongono nel sarcofago di famiglia, dove la lasciano prima di separarsi definitivamente da lei. Per una serie di equivoci e problemi, a Romeo arriva la notizia della morte dell'amata, ma il messaggio di frate Lorenzo non lo raggiunge in tempo. Quindi il giovane torna a Verona, favorito dalle tenebre va alla tomba di Giulietta. Paride però lo sorprende lì e lo provoca. Romeo, ormai al colmo del dolore, uccide anche lui, ultimo ostacolo per vedere un'ultima volta il suo grande amore. Quindi, vedendo Giulietta giacere nel suo letto di morte, le dà un ultimo bacio e si toglie la vita, bevendo un potente veleno, procuratosi per la disperazione. Poco dopo Giulietta si sveglia, vede Romeo riverso a terra con ancora il veleno in mano e comprende tutto. Affranta e senza più speranza cerca un'ultima goccia di veleno, ma non ce n'è nemmeno sulle labbra dell'amato. Allora prende il suo pugnale e si uccide. La notizia arriva presto in città e accorrono tutti al sepolcro, frate Lorenzo, i Montecchi e i Capuleti. Le due famiglie, davanti a una tale scena, comprendono tutto il male che ha procurato e le morti che ha causato la loro rivalità; decidono quindi, finalmente, di riappacificarsi, uniti dal dolore per le perdite dei loro amati figli. Il dramma dell'amore represso e ostacolato permea questa tragedia. Romeo e Giulietta si amano, oltre le divisioni familiari, oltre la politica, gli interessi e la loro giovane età. Ma l'unica soluzione che trovano a questo amore è soltanto la morte. Nessuno dei due potrebbe vivere senza l'altro. |